RESISTENZA

Di fronte all’ennesima vile aggressione fascista i compagni e le compagne si sono mostrati irremovibili mostrando ad un’intera città come l’antifascismo sia, ora più che mai, un dovere di classe, sociale ed un valore irrinunciabile.

Nella nostra città da mesi le varie merde fasciste hanno cercato di alzare la testa, prima il 29 settembre con una “marcia” che grazie all’opposizione degli antifascisti si è ridotta ad essere una passeggiata di pochi metri, protetta a dovere dagli amici poliziotti. Poi l’inaugurazione di una sede, declinata ad uso pub, per cercare tra i giovani un’aggregazione che fino ad ora non hanno mai avuto. Così fino alla notte del 3 novembre, quando armati di cinghie e bastoni hanno cercato l’assalto ai nemici, a quei Compagni che hanno sempre impedito il loro affermarsi nella realtà barese.

Lo scontro tra bande, descritto dai giornali, in realtà altro non è stato che una chiarissima dichiarazione d’intenti, le aggressioni fasciste non passeranno senza che si resista.Immediata la risposta della repressione, 1 compagna e 3 compagni, feriti, trattenuti 12 ore nelle stanze della questura, scattano 4 provvedimenti di arresti domiciliari, fino all’indomani, quando viene celebrato il processo di convalida dei fermi. Vengono confermati i domiciliari solo ad un compagno, Lorenzo, Lollo, che dovrà rimanere rinchiuso fino al 15 novembre, il giorno della prima udienza, in cui compariranno come indagati anche gli altri tre compagni.

Dall’altra parte invece a tutti i 5 aggressori fascisti arrestati sono stati convalidati i domiciliari fino alla data dell’udienza.

Esprimiamo la nostra più incondizionata solidarietà ad un compagno, un amico, un antifascista, reo per lo Stato di non essersi lasciato ammazzare a mani alzate in una piazza, per mano fascista.Vogliamo Lollo libero, esigiamo la sua libertà!!Siamo tutti antifascisti e l’antifascismo non si processa!!

 

Studenti Baresi in Lotta

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