Il 2 aprile scendiamo in piazza!
I motivi per i quali la coalizione dei governi occidentali interviene militarmente in Libia hanno poco a che fare con la difesa dei diritti umani, la democrazia e le libertà di quel popolo.
Sono motivi che non valgono quando i regimi che reprimono le rivolte di popoli oppressi sono fidi alleati dell’Occidente.
Perché i governi della Nato tacciono di fronte ai massacri perpetrati in questi giorni in Yemen, Barhein, o di fronte alle politiche di Israele?
La dimostrazione evidente dell’ipocrisia dell’Occidente è il comportamento che si assume nei confronti di chi poi dal Nord Africa fugge cercando di raggiungere l’Europa.
Identificazione, reclusione, respingimento, espulsione sono le uniche risposte che l’Occidente sa dare alle richieste di democrazia e di diritti dei migranti.
Per i migranti la civile e democratica Europa significa clandestinità, sfruttamento lavorativo, negazione dei diritti.
La lotta contro le politiche di guerra non può essere scissa da quella contro il razzismo.
Crediamo che sia oggi più che mai necessario costruire un movimento che sostenga le rivendicazioni dei migranti alla libera circolazione e che sia anche in grado di sostenere le rivolte nel mondo arabo.
Non possiamo permettere che chi si ribelli a regimi dittatoriali debba essere costretto poi ad avere come unico punto di riferimento gli ipocriti governi occidentali.
Il movimento contro la guerra ha avuto un ruolo importante negli scorsi anni, deve continuare ad averlo ora!
Invitiamo tutte le realtà antirazziste ed antimperialiste, i/le migranti, i/le lavoratori/trici, i collettivi di genere a costruire una mobilitazione
– in solidarietà alle rivolte nei paesi arabi
– contro le politiche coloniali dei governi della Nato
– per la libera circolazione delle persone in Europa
contro i trattati di Schengen e di Dublino
contro i C.I.E. ed i respingimenti,
contro la precarietà di cittadinanza, di lavoro, di vita
contro razzismo e sfruttamento lavorativo
Comitato di supporto dell’ex-socrate – Bari