45 persone sono ancora detenute in seguito agli arresti effettuati a più riprese dopo la rivolta del 1° agosto al C.a.r.a. di Bari-Palese.
Il 1° agosto scorso, per la quarta volta in pochi mesi, centinaia di rifugiati di varie nazionalità, provenienti dalla Libia erano usciti in massa dal C.a.r.a. per protestare contro la mancata concessione del diritto d’asilo. Il governo italiano, infatti, nonostante le sue responsabilità evidenti rispetto alla situazione politica in Libia, ha negato e continua a negare lo status di rifugiato a coloro che provengono da questo paese, effettuando una ristretta applicazione della Convenzione di Ginevra, che considera rifugiati coloro che sono nati in un paese in cui è in corso un conflitto, escludendo pertanto tutti coloro che, originari di altri paesi, lavoravano in Libia quando la guerra è cominciata.
Le ragioni che spinsero i migranti del C.a.r.a. ad occupare i binari e la statale 16 il 1° agosto sono tutt’ora valide, e come tali vanno sostenute.
Ci rivolgiamo perciò alle cittadine ed ai cittadini di Bari, che negli ultimi anni, con la solidarietà espressa alle lotte dei migranti per la casa, hanno saputo respingere in gran parte le derive razziste da cui erano state tentale le istituzioni nella nostra città. Ci rivolgiamo a tutti i militanti ed alle realtà del movimento antirazzista. Facciamo appello a rilanciare l’iniziativa di sostegno alle rivendicazioni di questi rifugiati, a cominciare dal garantire a coloro che sono in carcere un’adeguata assistenza legale.
Stiamo cercando di far nominare a tutti gli arrestati un avvocato di fiducia.
Abbiamo cominciato una raccolta fondi per le spese legali, alla quale si può contribuire, tra l’altro, con l’acquisto del libro “La normale eccezione. Lotte migranti in Italia”.
Invitiamo coloro che vogliano promuovere iniziative o fare donazioni a contattarci. La raccolta fondi sarà rendicontata.
Collettivo antirazzista Bari – Comitato di supporto del Socrate occupato
15 Dicembre
10 Febb. 2012 Inizia il Processo
19 Magg. 2012 – scarcerati gli ultimi due, i presunti capi della rivolta.
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Light version in English : (v.24.01.2012)
45 persons are still detained, held responsible for the 1st August 2011 revolt.
Help us to cover legal costs.
That day hundreds of immigrants, “guests” of the
C.A.R.A. in Bari Palese, the acceptance centre for people asking asylum (refugees)
– different by the C.I.E. “identification and deportation centre”) –, were in the
streets to ask, one more time, a meeting with institutions, in order to be
listened about their situation in the camp (food, health care, cleaning, etc), and
to find some solutions to the many problems of people arriving from Tunisia and
from other nationalities as well.
They had just got a street called “Strada Cangiano” when police attacked
them whit tear gas… then was revolt and arrests.
Listen a refugee speaking (.mp3 / .ogg) after the revolt to invite all people to
the next demonstration. This demonstration was only for Italian people because the
immigrants were forced back into the camp by police and army.
No border, No nation!
Correction are accepted, use comment box.
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