DI VECCHI GALEONI A NUOVE ATLANTIDI…BLU ED ERICAILCANE AL SOCRATE

Dopo l’esperienza del Ca.Co. Fest edizione zero, che ha segnato l’apertura del SocrateOccupato al mondo della cultura underground ed autoprodotta, che ha visto colorare di parole e fantasia l’interno dell’ex liceo, da ieri anche la sua facciata ci parla, sempre della dignità e della lotta delle persone, ma in maniera colorata.

 

Ci sono sempre due bandiere antifasciste alle finestre, una decina di biciclette addossate alle ringhiere, qualche gatto nero sui muretti, e circa una settantina di persone a viverci dentro, ma da ieri c’è qualcosa di diverso in via Fanelli 206/16b.

Tranquilli, nessuna brutta nuova di cronaca. Ma se ad inizio estate ci hanno provato col fuoco a mettere fine a quest’impresa, quest’impresa reagisce ora con l’acqua.

Di acqua parla adesso la facciata del Socrate Occupato, grazie al lavoro di altri due senzanome, gli street artists Blu ed Ericailcane.

La creazione autorganizzata alternativa ad un modello insopportabile di vita, la denuncia dei morti in mare senza nome… Potremmo dilungarci su quel che significa il Socrate Occupato ed ancor più su quello che rappresenta quest’opera di “ripartenza psicogeografica”, ma ovviamente non lo faremo.

Per noi è frutto dell’incontro di uomini con altri uomini, con all’interno uno strano equilibrio di gioco e follia, lavoro e lucidità.

Né più, né meno, di quello che dovrebbe essere la vita.

Noi siamo qui, dove la vita riparte.

E da ieri, indossiamo la giacca buona.

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