SABATO 23 APRILE live painting, music & co.

Due esponenti di rilievo del regime democratico, Anito e Licone
servendosi di un prestanome, Meleto, un giovane ambizioso,  fallito
letterato, accusano Socrate in tribunale di
corrompere i giovani insegnando dottrine che mirano al disordine sociale;
non credere negli Dei della città, di tentare di introdurne di nuovi,
e quindi di contestare che le leggi siano di natura sacra

“Polverizzate le coscienze, annientati i pensieri, cancellati i sogni. Noi non ci fermiamo davanti a tutto questo e sfruttiamo l’unica cosa che ancora ci appartiene: LA RABBIA.
Abbattiamo tutte le frontiere per far confluire le lotte in una resistenza collettiva contro tutti i poteri repressivi.
La nostra rabbia ha imparato ad abbattere i muri dell’ indifferenza di chi resta ai margini a quardare.
Perchè il mondo ci appartiene e la terra ha un solo colore”.

SABATO 23 APRILE AL SOCRATE OCCUPATO:

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