DOCUMENTO DI CONVOCAZIONE ASSEMBLEA ANTIFASCISTA

Si promuove una assemblea di tutti i collettivi e le realtà antifasciste presso il SocrateOccupato di via Fanelli a Bari il giorno 5 novembre alle ore 16.30.

Tra meno di un mese, il 28 novembre, ricorrerà l’anniversario dell’uccisione di Benedetto Petrone, studente e operaio comunista ucciso a Bari dai fascisti nel 1977 . Da sempre la giornata del 28 novembre ci impone una doverosa riflessione su quelli che sono i vecchi e i nuovi pericolosi aspetti del fascismo e del razzismo emergenti a livello nazionale e locale.

La strategia politica delle formazioni neo fasciste sperimentata negli ultimi anni a Roma e in altre importanti città del centro e nord Italia è nota, ed è stata recentemente esportata anche nel meridione e qui in Puglia . I fascisti nostrani, come i loro colleghi di Roma,Milano,Napoli,etc., hanno abbandonato la vecchia tendenza anti-partitica e anti-istituzionale che li aveva a lungo relegati ai margini della politica . La tattica, collaudatissima sin dagli anni 60, è semplice ed efficace: da un lato fare propaganda anti-sistema e millantare ostilità nei confronti delle istituzioni e dei partiti, dall’altro non avere nessun tipo di problema a collaborare in maniera fruttuosa e molto, molto remunerativa con tutte quelle istituzioni e quei partiti che dicono di avversare . Ed ecco che anche qui in Puglia, come nel resto di Italia, non c’è nulla di strano nel vedere teste rasate affiggere manifesti elettorali per il PdL, fare il servizio d’ordine per qualche comizio democristiano, partecipare e presiedere a dibattiti e conferenze in sala consiliare patrocinati dal Comune,dalla Provincia e dalla Regione,con a fianco assessori e consiglieri . Tutto regolare : sono i “Liberi, belli e ribelli fascisti del terzo millennio”, che con una mano fanno il saluto romano e con l’altra si cuccano i soldi delle istituzioni e dei partiti che li foraggiano .

A Bari in particolare, i collegamenti tra i gruppi neo-fascisti, il ceto politico cittadino e le istituzioni sono talmente stretti da costituire un caso a sé stante : nella città di Benedetto Petrone, che solo 7 anni fa visse una nuova escalation di aggressioni squadriste culminata in un tentato omicidio e in un processo in cui fu coinvolto anche un funzionario della questura di Bari che collaborava con loro, i fascisti continuano ad avere con le istituzioni, coi partiti e con le forze dell’ordine un rapporto privilegiato, che dimostra quanto ancora questa Sistema abbia bisogno di loro e quanto sia sempre disposto a tutelarli, finanziarli e proteggerli .
Nessuna sorpresa, dunque, se a Bari è diventato usuale sentir parlare di iniziative “politiche”, “sociali” e “culturali” promosse dai fascisti insieme a esponenti del Pdl e/o membri della giunta, alla presenza del sindaco che si compiace e benedice.

A Gennaio, alcuni consiglieri comunali berlusconiani hanno voluto patrocinare una fiaccolata per ricordare le vittime delle foibe, fare un po’ di revisionismo storico e concludere tutto con una bella conferenza in sala consiliare . Teste rasate e nazi di varia natura hanno sfilato in un mini-corteo assieme ai militanti del PdL, capitanati da consiglieri e assessori in fascia tricolore per poi essere ricevuti con tutti gli onori in sala consiliare dal sindaco in persona.
La presenza di esponenti di spicco del ceto politico barese e il patrocinio delle istituzioni è diventata ormai la conditio sine qua non di ogni uscita pubblica dei neo fascisti locali e vederli promuovere qualcosa senza che ci sia qualcuno dei loro referenti istituzionali a patrocinarli e tutelarli è diventato praticamente impossibile . Accantonate quindi le velleità di “politica di strada”e di “radicamento popolare” che andavano propagandando fino a qualche tempo fa, i nazi baresi e pugliesi vogliono tentare di tornare alla ribalta sfruttando le sponde offerte dai politicanti della nostra città e della nostra regione . Con la loro influenza e i loro soldi rischiano di riuscirci . Ed ecco che, sempre  a Bari, viene annunciata per il 6 Maggio la presentazione del libro di propaganda di CasaPound, una delle organizzazioni neo-fasciste più vicine ai partiti della destra di governo e non  a caso la più attiva a livello nazionale e locale . Ancora una volta a benedire lo sforzo propagandistico dei camerati c’era il meglio del peggio del ceto politico barese, che ancora una volta non ha fatto mancare ai suoi figliocci la propria presenza e il proprio affettuoso patrocinio . Mentre questi loschi figuri facevano i loro esercizi di retorica nella Biblioteca Provinciale datagli a disposizione, poco distante una manifestazione antifascista veniva violentemente dispersa dagli agenti in tenuta antisommossa. Per salvaguardare il sacrosanto diritto dei fasci a farsi propaganda coi soldi pubblici, un ingente schieramento di forze dell’ordine presidiava tutte le vie che portavano alla sede della conferenza . Anche la presenza spropositata (e sempre estremamente zelante) della polizia è ormai diventata una delle condizioni fondamentali per la riuscita delle iniziative pubbliche dei fascisti.
Un nutrito schieramento di forze dell’ordine era presente anche la sera del 18 giugno proprio a fianco al gazebo concesso a CasaPound nella centralissima piazza Ferrarese in occasione della notte bianca. Ma nessuno di quegli agenti ha visto nulla o ha provato a intervenire quando, per diverse ore, un gruppo di nazi se l’è spassata a insultare e minacciare la gente che si intratteneva nei pub intorno alla piazza.  Il divertimento è culminato a notte fonda, con una aggressione ai danni di una coppia che passava lì vicino. Meno di due settimane dopo questo accadimento, il sindaco Emiliano in persona “invitava” la cittadinanza a partecipare a un corteo “per la sicurezza e la legalità” organizzato dagli stessi tristi personaggi .
Appare evidente come la strategia ampiamente collaudata a Roma e in altre grandi città stia cominciando a dare ai fascisti i primi frutti anche qui in Puglia . Solo poco tempo fa sarebbe stato impossibile per loro avere tutta questa assoluta impunità e tutte queste sponde istituzionali, perlomeno non in maniera così manifesta e spudorata. Ma anni e anni di manovalanza, asservimenti e lecchinaggio ai politicanti baresi di destra e centrosinistra stanno finalmente pagando e i fascisti si possono finalmente permettere di tornare allo scoperto, a patto che ci sia sempre qualche consigliere e/o assessore a patrocinarli e qualche decina di poliziotti a proteggerli .
Alla luce di questi fatti riteniamo doveroso, come antifascisti e come antirazzisti, fornire a tutta l’area antagonista pugliese un momento di riflessione e coordinamento, affinché si faccia della giornata del 28 novembre 2011 a Bari un grande appuntamento antifascista e antirazzista a livello regionale, che sia capace di mandare un messaggio forte ai fascisti e ai loro padroni .

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