FIERA DELLE AUTO PRODUZIONI domenica 4 marzo

programma :
ore 10 Allestimento
ore 11 Apertura Fiera
ore 14 Pranzo sociale con prodotti contadini genuini
ore 15 Assemblea itinerante dei produttori
ore 17 proiezione “Terra Madre” documentario di Ermanno Olmi
Il cosiddetto nuovo rinascimento sarà segnato probabilmente da un ritorno all’amore
per la natura, alla riscoperta di quel legame, ormai quasi perduto, tra l’uomo e la terra.
ore 19 lab di preparazione del Seitan
ore 20 Cena Sociale con prodotti contadini genuini
ore 20.30 Concerto: Shamrock band – Irish Folk Triola causa della crisi, della precarizzazione
del lavoro, del progressivo abbandono delle nostre campagne e dell’impoverimento di strati
se

link:
www.facebook.com/shamrock.folk
www.youtube.com/watch?v=C8XeApI57Qw&feature=player_embedded
www.animaterrae.it
http://socrateoccupatobari.noblogs.org/

La Fiera delle autoproduzioni è l’unione di coltivatori, allevatori, artigiani, artisti,
riciclatori-creativi e consumatori in opposizione alle logiche economiche e alle
regole di mercato imposte dalle multinazionali e grande distribuzione che sono
la causa della crisi, della precarizzazione del lavoro, del progressivo abbandono
delle nostre campagne e dell’impoverimento di strati sempre più vasti della nostra
società.
Questo appuntamento vuole dimostrare che da questa situazione non si esce con
la riduzione dei diritti, lo smantellamento dello stato sociale e accettando i diktat
dei banchieri, ma ricostruendo un modello di relazioni economiche e sociali basato:
• Sulla difesa dell’agricoltura contadina che ama e che rispetta la terra, che
garantisce qualità, genuinità, varietà e non solo quantità e uniformità, che elimina
tutti gli intermediari ristabilendo il rapporto diretto tra chi consuma e chi produce.
• Sulla riduzione dei rifiuti, incentivando il riutilizzo di vecchi oggetti destinati ai
cassonetti
• Sulla rivalutazione del lavoro “umano” e creativo, lontano dalle logiche da catena
di montaggio, e sicuramente in grado di fornire un valore aggiunto al consumatore.
• Sull’ immaginario del “mercato”, luogo di scambio, incontro, confronto e
condivisione, non ipertecnologizzato ed “emotivamente asettico” come gli attuali
mega centri commerciali.
• Sull’elogio dell’apertura mentale e sul contagio benevolo delle buone idee, poichè
è ora di riappropriarsi di ciò che ci piace, senza che a determinarlo sia il consumismo
o la pubblicità incalzante
La fiera aderisce alla campagna nazionale di “Genuino Clandestino” che si oppone
all’equiparazione dei prodotti contadini e trasformati a quelli industriali;
equiparazione che significa impedire l’accesso ai mercati a migliaia di piccoli
produttori, mentre il consumatore continua ad essere soggiogato da modelli di
produzione che talvolta non gli garantiscono genuinità e affidabilità dei prodotti, e
mai un’effettiva e libera possibilità di scelta.

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