Petizione Migranti del CARA di Bari

Ieri durante il sit-in promosso dai migranti del Cara di Bari,
a cui hanno partecipato in un centinaio (quasi tutti pakistani),
una delegazione ha incontrato due rappresentanti della Prefettura,
tra cui c'era anche la responsabile dell'ufficio immigrazione, a
cui è stato consegnato l'Appello pubblico.
I migranti del CARA di Bari vogliono comunque portare le loro
ragioni fino a Roma chiedendo un incontro al ministro.
Sotto riportiamo il testo dell'appello...

Al Ministro degli Interni del Governo della Repubblica
Al Ministro per la Cooperazione internazionale e l’Integrazione

Al Prefetto di Bari

Petizione per i documenti, per migliori condizioni sociali e di vivibilità per i migranti in Italia
Da parte di tutti i migranti che vivono e chiedono
asilo in Italia, nonostante siamo grati al Governo italiano ed ai
cittadini che si sono interessati alle condizioni di noi stranieri,
continuiamo a chiedere che le seguenti richieste siano prese in
considerazione il prima possibile.

CHIEDIAMO la concessione di un permesso umanitario
della durata di almeno un anno che ci permetta di ristabilire lo stato
psicologico, emotivo e fisico di salute di noi migranti. Dopo questo
periodo di assestamento, un rifugiato può essere soggetto a una
Commissione territoriale se lui/lei pensa di meritare una Protezione
internazionale. Questo dovrebbe avvenire in un paese a sua scelta.

RICORSO IN APPELLO: in caso di diniego il richiedente asilo in attesa del risultato della Commissione competente non dovrebbe essere espulso dal C.a.r.a. in cui risiede. Un’altra questione da
risolvere: per un richiedente asilo che aspetta il responso di un
ricorso, il rinnovo non deve basarsi sulla residenza, poichè in questo
periodo di tempo non è stata concessa nessuna residenza diversa, ad
eccezione del C.a.r.a. Perciò i vari Centri di accoglienza per i
richiedenti devono rilasciare una carta di identità e la residenza nella struttura stessa.

Il ricorso in appello deve essere gratuito, così come deve essere gratuito il rinnovo del permesso di soggiorno temporaneo
del richiedente asilo in attesa della decisione della corte di appello
(Commissione), che appunto non deve basarsi sulla residenza.

Il giudizio della Commissione, basato praticamente
sulla condizione del paese di origine e sulla capacità di presentare una propria biografia,
non è corretto e penalizza particolarmente quei migranti (con problemi personali) provenienti da paesi anche in una situazione di apparente stabilità. E a quegli sfortunati
che si trovano in difficoltà a causa di un basso livello d’istruzione. Inoltre,
internet non è lo strumento adeguato per cogliere tutte le vicende di
una specifica nazione, in quanto i report e le informazioni date sono
influenzate dalle autorità locali. Per questo la Commissione tende a
favorire pochi fortunati. Per queste ragioni ogni migrante dovrebbe
essere accompagnato da un avvocato a partire dalla prima audizione della Commissione.

Le coppie non devono essere separate; ad esempio
concedendo solo ad uno dei due coniugi il documento. Alle donne incinte, uomini e donne con famiglia e persone con problemi di salute dovrebbe
essere concesso il documento umanitario. Praticamente a queste categorie di persone sono negati i documenti, e solo una piccola percentuale li
riceve.

Dovrebbe essere concesso un sussidio economico per
noi richiedenti asilo. I soldi dovrebbero essere dati in contanti e non
in oggetti che potrebbero risultare non necessari e che poi saremmo
costretti a scambiare; anche perchè rischiamo l’arresto per vendita
illegale.
Dovrebbe essere concesso l’utilizzo dei trasporti pubblici gratuitamente per i richiedenti asilo.

Ci dovrebbe essere libertà di movimento sia dentro
che fuori dal campo, perchè nei Cara non è concessa l’uscita a qualsiasi orario.

CHIEDIAMO Documenti per tutti, che ci permettano di lavorare e pagare le tasse per lo sviluppo economico della nostra cara Italia.

Saremmo molto grati se la nostra richiesta venisse considerata con urgenza.
Grazie
in fedei migranti richiedenti asilo del Cara di Bari

gazzetta del mezzogiorno

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